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Molte attività di impresa si avvalgono di un settore che si occupa specificamente di “logistica”; quest’ultima rappresenta l’insieme di procedure gestionali ed amministrative applicate ai flussi di prodotti e materiali in entrata e in uscita da un’azienda; in altre parole, si parla di logistica ogni qual volta ci si riferisce ad una procedura di trasporto o stoccaggio, dalla sistemazione dei prodotti in depositi e magazzini fino alla consegna del prodotto finito al cliente. Si tratta per tanto di un ramo piuttosto ampio delle attività aziendali, che richiede l’impiego di personale qualificato e un’adeguata quantità di risorse economiche, al fine di implementare le procedure necessarie nella maniera migliore possibile. Al fine di rendere le procedure sempre più efficienti, di recente si sta diffondendo sempre più la cosiddetta “logistica sostenibile”: vediamo di seguito di cosa si tratta, quali vantaggi consente di ottenere e per mezzo di quali accorgimenti può essere perseguita.

Definizione logistica sostenibile

In generale, è possibile definire la logistica sostenibile come quella logistica che, utilizzando una serie di strumenti ben precisi, è in grado di ridurre i costi complessivi ed ottimizzare le risorse a disposizione, neutralizzando il più possibile l’impatto sull’ambiente; da qui il carattere “sostenibile” della logistica, in quanto tutte le procedure risultano più economiche, efficienti ed efficaci e l’azienda ne trae beneficio da diversi punti di vista, soprattutto economico e gestionale. Una branca della logistica sostenibile è la “green logistics” (ossia “logistica verde”), ossia un approccio ecosostenibile alla logistica, finalizzato a ridurre o eliminare l’impatto ambientale delle operazioni di movimentazione, carico, scarico, trasporto e stoccaggio di materie prime, semilavorati e prodotti finiti.

Detto ciò, non esiste una definizione ufficiale di logistica sostenibile; ciò nonostante, possono rientrare in questo ambito tutte le scelte strategiche, di programmazione e operative, che vengono messe in atto da un’azienda di settore e dagli operatori incaricati per perseguire un obiettivo ben preciso: riduzione dei costi operativi e di gestione, aumento dell’efficienza delle operazioni logistiche (stoccaggio, movimentazione e trasporto) e contenimento dell’impatto ambientale a lungo termine.

Vantaggi della logistica sostenibile

La logistica sostenibile, rispetto a quella tradizionale, offre diversi vantaggi. Tra questi vi è di certo quello di natura economica; attraverso l’attuazione di tecniche e procedure mirate, un’azienda capace di completare le proprie operazioni di logistica in maniera sostenibile è in grado di contenere i costi, ottimizzando le risorse a disposizione. Il minor impiego di risorse economiche (in maniera diretta o indiretta) giova principalmente all’azienda mentre l’altro aspetto positivo della logistica sostenibile è quella del minor impatto ambientale che può ripercussioni positive anche sugli stessi operatori di logistica, in considerazione, ad esempio, delle norme sempre più severe in materia di emissioni inquinanti dei veicoli. Una logistica sostenibile, che in linea generale si sviluppa all’interno di un sistema logistico di stampo tradizionale, prende in considerazione anche il fattore umano. Uno degli obiettivi della sostenibilità logistica consiste nel migliorare le condizioni di lavoro degli operatori, in termini di salubrità e sicurezza.

Come rendere sostenibile la logistica della tua azienda

Per rendere l’intero apparato logistico più efficiente e pienamente sostenibile esistono diverse tecniche e accorgimenti. Gli ambiti sui quali intervenire sono: i locali di stoccaggio, i mezzi di trasporto, gli imballaggi primari e secondari. Ciascuno di questi elementi della catena logistica può essere rimodulato per ottenere un maggior grado di sostenibilità complessiva. Per quanto riguarda i locali di stoccaggio (ossia i magazzini), i fattori sui quali intervenire sono: il sistema di illuminazione, gli impianti elettrici e di riscaldamento, le vie d’accesso e relativo isolamento.Gli interventi devono puntare, in particolare, a limitare il più possibile lo spreco di energia e la dispersione termica, così da impiegare al meglio l’erogazione, riducendo contestualmente i costi. Discorso analogo può essere applicato ai mezzi di movimentazione delle merci all’interno dei locali di stoccaggio, come ad esempio carrelli elevatori o altre macchine operatrici: per aumentare la sostenibilità logistica di questi beni strumentali è consigliabile optare per modelli alimentatida sistemi modernirispetto a quelli tradizionali più diffusi. Le batterie al litio, ad esempio, sono più efficienti di quelle del tipo piombo-acido.Anche le modalità di stoccaggio sono importanti: da questo punto di vista è bene affidarsi a prodotti funzionali forniti da aziende come la nostra. Lo stesso principio può essere applicato anche ai mezzi di trasporto impiegati: un piano di logistica sostenibile propende per mezzi dall’elevata economia d’esercizio, magari aumentata da sistemi di alimentazione all’avanguardia, come ad esempio motorizzazioni ibride o elettriche oppure quelli bi-fuel (GPL o metano). Ciò è valido se la natura della merce o del prodotto impone il trasporto su gomma; in caso contrario, è possibile valutare soluzioni alternative, come ad esempio lo spostamento su rotaia o su acqua; le varie modalità possono essere integrate a vicenda, per mezzo del trasporto intermodale. Non meno funzionali, in termini di sostenibilità, sono le procedure di trucksharing (ossia utilizzare un solo mezzo di trasporto per consegnare carichi differenti) e backhauling; quest’ultima consiste nel rendere “attivo” anche il viaggio di ritorno dell’operatore, evitando che il convoglio viaggi scarico: in tal modo si ottimizzano le spese (carburante e usura del mezzo). L’applicazione di queste tecniche rientra nella cosiddetta “logistica collaborativa”, in quanto si basa su una generale condivisione delle risorse da utilizzare.
Logistica sostenibile con contenitori riutilizzabili in plastica

Riutilizzo dei contenitori di plastica

Un altro aspetto della logistica sostenibile consiste nel riutilizzo degli imballaggi: ove possibile, infatti, un impiego continuativo degli imballi usati (se integri e debitamente sanificati e rigenerati) può portare all’azienda un notevole margine di risparmio. A tal proposito è consigliabile utilizzare prodotti duraturi o completamente riciclabili, in modo tale da alimentare il flusso dell’economia circolare. Nel caso in cui la natura della merce o il tipo di trasporto preveda l’utilizzo di contenitori di plastica, è bene scegliere un tipo di prodotto affidabile e duraturo che, per conformazione e caratteristiche, si dimostri solido, versatile e progettato per poter essere utilizzato più di una volta (ciò vale soprattutto in settori come quello delle materie agricole).

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